Il brand Birkenstock è nato, nel 1774, con la volontà di creare scarpe che guardassero più alla sostanza che alla forma i codici sono rimasti gli stessi. Primo di tutto, la funzionalità, per cui il plantare brevettato negli anni trenta è ancora al centro di ogni modello.
Nel frattempo un’azienda familiare – da sei generazioni – come Birkenstock si è trasformata in uno dei brand di calzature più famosi del mondo, forza trainante del settore in Germania e creatrice di posti di lavoro (i dipendenti sono 4000, di cui 2100 dal 2013) in nove stabilimenti (distribuiti negli stati federati di Renania Settentrionale-Vestfalia, Renania-Palatinato, Assia, Baviera e Sassonia) e negli uffici commerciali (negli Stati Uniti, in Brasile, a Hong Kong e in Spagna).
Come? Con un’attenzione a tutto ciò che oggi troppo spesso è messo in secondo piano come la produzione, interna e in stabilimenti che garantiscono le migliori condizioni, e la manifattura, per cui per esempio le scarpe chiuse Birkenstock sono prodotte in Portogallo seguendo i principi di una tradizione centenaria.